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Intervento per 'La Prealpina' - Traffico, Pedemontana, Varesina bis, viabilità cittadina

  • saronnoalcentro
  • 5 gen 2015
  • Tempo di lettura: 2 min

Considerando la posizione strategica per più vie di comunicazione (nodo di strade extraurbane e ferrovie), l'essere a cavallo tra più province, i servizi destinati all'intero territorio saronnese si deduce subito che il traffico è un annoso problema per Saronno; vanno considerate anche le strade urbane, strette e labirintiche, sicuramente non all'altezza del volume effettivo di vetture gravante sulla città (circa 200mila/die): ciò che ne deriva è un ingorgo pressochè scontato in alcune fasce orarie (entrata/uscita scuola e lavoro).

Per affrontare al meglio la questione è necessario suddividere il traffico di attraversamento (vetture che devono obbligatoriamente passare per Saronno) da quello residenziale/lavorativo (che si origina e/o termina nella città).

Il traffico di attraversamento potrebbe subire un alleggerimento mediante la creazione di nuove strade che consentano di bypassare la città e che quindi scorrano fuori dall'abitato: vitale è da considerarsi la pedemontana (alleggerirebbe traffico dalla Cassina Ferrara all'Aquilone); una tangenziale nord non è più rinviabile e consentirebbe di sgravare le vie Colombo e Volonterio; la 'Varesina bis', invece, consentirebbe un alleggerimento del traffico tangente, ma non immediatamente 'di attraversamento' relativo alla situazione squisitamente saronnese (coinvolgente non solo le periferie, ma anche le zone centrali).

C'è però un'altra esigenza da considerare e risolvere: lo svincolo dell'uscita autostradale di Origgio che blocca lo sbocco di v.le Lombardia, da sempre punto nevralgico.

Il traffico residenziale/lavorativo (che si origina e/o termina nella città) risente del peso del traffico di attraversamento e della viabilità interna; la zona centrale, specie tangente l'ampia ZTL, collassa totalmente nelle ore di punta (mattina e sera): occorre rivedere la viabilità tenendo conto che sono pochissime le situazioni in cui è possibile avere strade 'di sgrondo', necessarie per evitare labirinti di sensi unici; un chiaro esempio, in tal senso, si ha in p.za Cadorna immediatamente davanti la stazione: le auto che giungono in gran numero dal sottopasso sono costrette a fermarsi ad uno stop pressochè insensato (visto il passaggio quasi nullo). Vi è assoluta necessità di dotarsi di un piano parcheggi moderno e funzionale che eviti girotondi alla ricerca del posto in modo non solo da togliere traffico, ma anche di invogliare a fermarsi per vivere la città e girare per negozi.

Per la mobilità interna ben vengano piste ciclabili che colleghino in sicurezza le diverse zone della città, ma devono essere realizzate laddove è possibile, ossia dove c'è spazio sufficiente a garantire la sicurezza della convivenza tra veicoli a motore e bici: non è necessario ripetere la mancata funzionalità e la pericolosità del nuovo -ed errato- assetto della via Varese.

 
 
 

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