"Meno si dice, meno si sa, meglio è"
- saronnoalcentro
- 14 apr 2014
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Ancora una volta è stato impedito ai Consiglieri Comunali di "Saronno al Centro" di poter esprimere il loro parere.
Riportiamo di seguito l'intervento che avremmo voluto fare.
"Anche quest’anno siamo costretti ad assistere alla messa in scena dell’approvazione del bilancio. Riteniamo di non soffermarci più di tanto in merito al coinvolgimento dei cittadini nell’ambito della seduta pubblica.
Le proteste emerse durante il Consiglio Comunale aperto hanno evidenziato l’assoluta mancanza di informazione che caratterizza l'operato di questa Amministrazione: i cittadini sono stati chiamati ad esprimere, nella seduta pubblica di Consiglio, il loro parere su un bilancio composto da centinaia di pagine che nessuno ha però mai potuto preventivamente esaminare.
Il tentativo poi, assolutamente patetico, del Sindaco Porro di giustificare la mancata pubblicazione preventiva con un errore di posizionamento dei dati all’interno del sito comunale (posizionamento che però appariva assolutamente inesistente) è davvero senza possibilità di commento.
Un vero schiaffo alla trasparenza e alla partecipazione, come qualche cittadino ha avuto occasione di denunciare.
Una volta l’Amministrazione, ma non questa Amministrazione, utilizzava il settimanale comunale “Saronno Sette” per presentare gli indirizzi fondamentali del bilancio. Questa Amministrazione preferisce non pubblicare nulla. Secondo il principio di lontana triste memoria che “meno si dice, meno si sa, meglio è”. Pur mancando ora il giornale cartaceo, ma questa è un’altra storia che avremo occasione di andare a riprendere, neanche sul giornale on line abbiamo potuto vedere pubblicato alcunché del bilancio.
E così i cittadini sono stati chiamati nella seduta aperta a commentare ed esprimere parere su un bilancio che non potevano conoscere.
Ancora una volta la modalità d'azione di questa Amministrazione è purtroppo la stessa: la maggioranza discute da sola, litiga da sola, prende le decisioni da sola, e poi, quando tutto è ormai tra loro stabilito, presenta il risultato in quella che ormai possiamo definire la farsa della partecipazione.
Apprendiamo solo dai giornali il susseguirsi di presidenze, e perciò di nomine, prima nella Saronno Servizi, poi nel Teatro (nomine ripetute che evidentemente sono conseguenti a forti malesseri nella Maggioranza), oggi stiamo assistendo alle dimissioni di un intero CdA del Teatro, ad un ricorso ad un parere legale relativamente a un bando promosso dal CdA del Teatro, situazione che sembrerebbe essere legata a problemi di nomine, di retribuzioni, di persone. Oggi viene sostituito un Consigliere Comunale dimissionario che, dalle solite voci, sembra abbia sottoscritto un contratto quale controparte dell’Amministrazione!
E tutte queste cose, che l’Amministrazione regolarmente tace, nella sua perseverante riservatezza, che certamente non vuol dire chiarezza, dialogo, partecipazione, saremo costretti a denunciarle quali malefatte, nel senso letterale di cose “fatte male” da questa Amministrazione.
Il comportamento della Maggioranza, quello reale, effettivo, e non quello proclamato più volte in modo assolutamente bugiardo, è continuamente di assoluta chiusura: le decisioni sono sempre state assunte nell’ambito della Maggioranza escludendo qualsiasi forma di preventivo confronto con gli altri gruppi consigliari rappresentanti, nella loro globalità, tutti i cittadini di Saronno. Probabilmente perché la fatica della Maggioranza di raggiungere decisioni condivise all’interno della stessa, impedisce la possibilità di una ulteriore revisione delle decisioni.
Più volte abbiamo tentato di portare all’interno del Consiglio proposte concrete che potessero trovare motivo di confronto, tentativi che non hanno mai avuto successo. Abbiamo anche tentato nel passato di presentare emendamenti al bilancio, preventivamente verificati in modo positivo con riferimento alle coperture di spesa, ma il risultato è sempre stato lo stesso.
Ma non potremo mai dimenticare quello che doveva essere un confronto relativamente all’approvazione del PGT
in quella sede abbiamo portato un numero elevato di osservazioni -non di ordine volumetrico, accettando quanto l’Amministrazione aveva previsto- di ordine attuativo, e di fronte alle nostre osservazioni e al ripetuto invito da noi espresso nei confronti dei Consiglieri di Maggioranza che rimanevano in imbarazzante silenzio, il capogruppo del PD affermava che il PGT era già stato discusso in sede di Maggioranza e che alla Maggioranza andava bene così. In barba alla partecipazione e al confronto.
In questa occasione di approvazione del bilancio, che ci auguriamo davvero possa essere l’ultimo di questa Amministrazione, almeno per la fase della gestione, abbiamo ipotizzato un’altra modalità che potesse essere ancora più limpida: già due mesi or sono, attraverso il giornale “Pandora” che edita il nostro gruppo “Saronno al Centro”, abbiamo manifestato pubblicamente le nostre idee relative agli investimenti che credevamo importanti per la città: era una modalità nuova per formulare una proposta chiara a tutti i cittadini. E dichiaravamo la nostra disponibilità ad un confronto costruttivo. Noi non vogliamo sostenere che le nostre proposte fossero assolutamente le più valide , sosteniamo però che le nostre proposte sono state portate alla luce del sole nel modo più eclatante possibile. Ci saremmo aspettati l’invito ad un confronto, non per il bene nostro, ma per il bene della città, ma questa Amministrazione non ha fatto un passo. Come niente fosse.
Potremmo anche far riferimento ad alcune affermazioni da noi fatte in merito alla volontà di mettere a disposizione € 580.000 per la ristrutturazione della palazzina ex vigili di Via Don Luigi Monza, dove ritenevamo che l’importo indicato fosse abnorme. E’ intervenuto addirittura il Sindaco per sostenere la veridicità dell’importo, affermando che quanto da noi asserito era assolutamente falso, facendo anche dell’ironia relativamente alle nostre cifre, affermando in modo che oseremmo dire “poco equilibrato” la presunzione di conflitto di interesse solo perché un Consigliere affermava che l’importo indicato dall’Amministrazione non era confacente con il reale costo di mercato: abbiamo recentemente saputo che le offerte relative al bando per l’assegnazione dei lavori prospettano anche uno sconto che si aggira intorno al 40 % e danno ragione a quanto da noi affermato, mettendo in evidenza ancora una volta una Amministrazione incapace di fare di conto e conseguentemente di fare il bene della città.
Abbiamo anche proposto nella modalità più schietta possibile, utilizzando una conferenza stampa e una lettera aperta a tutti i Consiglieri (leggi), l’ipotesi di realizzare a Saronno un “Centro congressi” e una “Casa dell’arte e della cultura”, capaci di contribuire a risollevare la città dallo stato di decadenza che ormai la caratterizza, ma le nostre proposte non hanno trovato, non dico l’accettazione, ma neanche il minimo confronto.
Sappiamo, per quanto ci è stato riferito da alcuni Consiglieri di Maggioranza, dei quali non possiamo fare evidentemente i nomi, che le nostre proposte hanno creato "disagio" nella Maggioranza, che qualche Consigliere avrebbe voluto aprire un approfondimento, ma che la logica assurda del rifiuto del confronto, ancora una volta, è tragicamente prevalsa.
Oggi siamo assolutamente disillusi: questa Amministrazione che non offre la disponibilità al dialogo, non merita alcuna condivisione operativa.
E questa sera è la solita sera, anche se il tema è tra i più importanti. Si dovrebbe discutere del bilancio preventivo della città, la programmazione della città per il prossimo anno. E come possiamo farlo in queste condizioni? Non esiste la minima possibilità di incidere nelle scelte.
Prendiamo atto di questa situazione e coerentemente dichiariamo la nostra volontà di non partecipare alla discussione relativa all’approvazione del bilancio abbandonando l’aula.
Noi ci allontaniamo dall’aula non per rifiutare un confronto, ma perché questa Amministrazione rifiuta il confronto: qui tutto è preconfezionato.
Siamo sicuri che dai banchi della Maggioranza qualcuno coglierà l’occasione per affermare che siamo noi a rifiutare il confronto, ma noi diciamo ai Cittadini, e lo diciamo ora a chi ci sta ascoltando su Radiorizzonti e continueremo ad evidenziarlo attraverso la stampa, e attraverso il racconto di situazioni reali che appartengono alla storia di questa scollegata e scollata Amministrazione, che il nostro abbandonare l’aula ha un significato politico: l’Amministrazione guidata dal Sindaco Porro ha manifestato nel corso della sua storia una assoluta indisponibilità ad accogliere proposte e suggerimenti provenienti dai banchi dell’opposizione, soprattutto in occasione dei grandi temi, come bilancio e PGT.
La nostra posizione è di assoluta delusione: siamo convinti che la nostra presenza e le nostre osservazioni siano assolutamente inutili in questo perverso gioco della politica che questa maggioranza continua a condurre.
Siamo ben consapevoli che la nostra presenza in questo Consiglio sia stata voluta da Cittadini che volevano,attraverso noi, portare la loro voce nell’interesse del bene della città. Ma noi oggi diciamo a questi Cittadini che non possiamo proprio fare nulla in questa condizione e che prendere le distanze è un atto di legittima distinzione. Purtroppo siamo costretti a lasciare che questa Maggioranza continui il suo percorso chiacchierato, che ci auguriamo peraltro possa finire il prima possibile.
Saronno sta morendo, forse qualcuno usa il termine “sta chiudendo”. Il lavoro che necessiterà per far rivivere Saronno, per farle assumere nuovamente il ruolo di polo di riferimento di un territorio molto più vasto, sarà sicuramente lungo e difficile. Speriamo solo di poterlo cominciare il più velocemente possibile, auspicando che questa Amministrazione abbia una vita la più breve possibile.
Noi crediamo che questo bilancio ancora una volta non faccia il bene di Saronno.
Ricordiamo a tutti i Consiglieri che lo andranno ad approvare, e ben sappiamo che alcuni di loro stanno forzando la loro coscienza per approvarlo (ma poi la disciplina di partito li porterà ad alzare la mano al momento del voto) che questa sera è in gioco l'immediato futuro di Saronno, che continuerà ad essere, in caso di approvazione di questo bilancio, foriero di malcontento per i saronnesi e di progressiva continua decadenza della città."
Paolo Strano
Enzo Volontè
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