
saronno al Centro
lista civica per il bene di Saronno
Visto il rischio per Saronno conseguente all'idea del centrosinistra di creare il 'Palazzo della sicurezza', i Consiglieri di 'Saronno al Centro', Paolo Strano e Enzo Volontè, prendono carta e penna e scrivono ai colleghi
Aprile 2014: Lettera aperta ai Consiglieri comunali
Rivolgiamo questo nostro scritto a tutti i Consiglieri Comunali, sia di Maggioranza come di Opposizione, richiamando la loro attenzione ad una problematica contingente che potrebbe riuscire, se ben affrontata, a dare alla città di Saronno una occasione di rilevante interesse, soprattutto per il futuro della città.
E’ sotto gli occhi di tutti la decadenza della nostra città, e lo affermiamo con tristezza e senza polemica.Decadenza motivata, al di là della situazione economica generale, anche dalla incapacità di Saronno di continuare ad essere centro di attrazione di un comprensorio ben più vasto. Noi crediamo che la possibilità di “rinascita” della nostra città sia correlata anche dalla capacità di proporre nuove valide proposte di interesse sovra comunale.
Vorremmo partire da due situazioni particolari:
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il progetto dell’Amministrazione di mettere a disposizione € 580.000.= per la ristrutturazione dell’immobile dell’ex macello in Via Don Luigi Monza,realizzando anche un modesto ampliamento di poche decine di metri quadri;
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la disponibilità, fino a qualche tempo fa, assolutamente imprevista, dell’ex palazzo del Tribunale di Via Varese: secondo le dichiarazioni del Sindaco Porro, l’edificio dovrebbe diventare la sede della caserma della Guardia di Finanza, della Polizia locale, e, forse, del Giudice di Pace.
Noi riteniamo che l’utilizzo di denaro per la ristrutturazione del vecchio edificio di Via Don Monza sia assolutamente eccessivo e che la destinazione indicata dal Sindaco Porro per l’ex Tribunale costituisca la perdita di una grande opportunità per il futuro della città.
Con questo nostro scritto vorremmo portare alla Vostra attenzione una diversa proposta di utilizzo delle strutture e del denaro, finalizzata unicamente al bene della città, avulsa da qualsiasi pretesa politica di parte. Auspichiamo che possa esserci, soprattutto nei momenti difficili, una comunanza di intenti, che vada al di là del colore delle magliette politiche che siamo costretti ad indossare, per guardare insieme, senza pregiudizi o “secondi” fini, all’interesse di Saronno.
La nostra proposta si articola in più punti tra loro correlati:
Il Teatro e Casa Morandi
Siamo tutti a conoscenza di quanto la gestione del Teatro rappresenti per la città un costo di rilevante entità, costo che continua ad essere gravoso anche con la nuova gestione della Fondazione. D’altra parte la storia dimostra che è pressochè impossibile poter gestire un Teatro della capienza di quello di Saronno, rappresentando spettacoli di qualità, senza maturare una progressiva passività economica. Occorrerebbe ipotizzare per la sala teatrale un utilizzo complementare capace di produrre un’attività economica finalizzata anche a limitare le spese di gestione attuali. Se il Teatro avesse a disposizione alcuni spazi collaterali, oggi occupati dalla Biblioteca Civica e, parzialmente, da “Informagiovani”, potrebbe essere utilizzato come Centro congressi. E chi frequenta congressi sa bene che, oltre a costituire una fonte di entrata per i gestori degli spazi, sanno anche creare posti di lavoro. Ma soprattutto un Centro Congressi diventerebbe un centro di attrazione per la città, capace di chiamare a Saronno una popolazione extracomunale di rilevante importanza, con i benefici economici conseguenti per tutta la città.
Se avessimo la prospettiva di poter disporre in tempi medio-brevi di un Palazzo Visconti ristrutturato e agibile, la nostra proposta potrebbe qui prendere una diversa direzione. Ma la consapevolezza dell’impossibilità di avere a disposizione il Palazzo nei prossimi anni, ci porta qui a trascurare la sua futura destinazione, con la consapevolezza che Saronno ha bisogno ormai di interventi tempestivi e non più dilazionabili.
L'ex-tribunale
Negli scorsi anni Saronno è stata visitata da esperti nel settore dell’organizzazione di mostre e di musei, al fine di poter verificare se qualche immobile pubblico potesse avere le caratteristiche per poter diventare sede di esposizioni di qualità. Purtroppo, al di là della dimensione degli spazi, non si evidenziò alcuna possibilità, soprattutto per carenza di sicurezza.
La disponibilità dell’ex Tribunale apre nuovi orizzonti. Le sale delle udienze sono in effetti idonee e “sicure” per poter diventare sede di mostre di qualità, capaci di poter offrire alla città una nuova opportunità attrattiva a livello sovra comunale. La Biblioteca civica e il salone di “Informa giovani” costituirebbero il logico completamento degli spazi dell’ex Tribunale. E avremmo creato il Palazzo dell’arte e della cultura.
La caserma della Guardia di Finanza
Siamo assolutamente consapevoli della inadeguatezza degli spazi che oggi ospitano la caserma. Ma vorremmo ritornare su una proposta formulata direttamente dalla stessa Guardia di Finanza qualche tempo fa: l’utilizzo dell’ex palazzina della Polizia locale in Via Varese. All’epoca la proposta venne scartata perché comportava un costo di ristrutturazione di circa € 70.000 che l’Amministrazione non ha inteso spendere.
L'ex-macello di Via Don Monza
E' un edificio di due piani fuori terra (oltre ad una cantina di modeste dimensioni) di circa mq. 100 per piano. Il costo di mercato per la ristrutturazione di un edificio di quelle dimensioni è di circa € 150.000. Si trovi per l’edificio una destinazione che sia consona alla sua dimensione, ma non si sprechino inutilmente tanti soldi per solo un piccolo ampliamento.
Verifica economica
Occorrerebbe a questo punto una verifica economica relativa alla proposta qui descritta, che vorremmo sinteticamente qui riassumere:
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Fondi a disposizione, come dichiarato dall’Amministrazione, per la ristrutturazione e l’ampliamento dell’ex macello…€ 580.000
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Fondi necessari per la sua ristrutturazione nelle dimensioni attuali ……….€ 150.000
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Ristrutturazione della nuova Caserma della Guardia di Finanza……..€ 70.000
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Fondi a disposizione, per differenza, per il trasferimento e l’adeguamento degli spazi, conseguenti allo spostamento della biblioteca civica………€ 360.000
Ci sembrano davvero tanti!
Risultato finale
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Un edificio in Via Don luigi Monza di mq. 200 da adibire ad un miglior uso;
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La nuova sede della caserma della Guardia di Finanza;
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Il nuovo Centro Congressi di Saronno;
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Il nuovo Palazzo dell’arte e della cultura.
Vogliamo paragonare questa proposta a quella fino ad oggi prevista dall’Amministrazione?
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Un edificio in Via Don Luigi Monza, ampliato di circa mq. 40 per piano, da adibire a sede dell’Associazione “I Bruchi” (che, beninteso, una sede ha già)
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Il palazzo dell’ex Tribunale sede della Caserma della Guardia di Finanza, della Polizia locale (qualcuno si ricorda che quando venne accorpata agli uffici comunali ne venne decantata la funzionalità?), ed, eventualmente, del Giudice di pace.
Nella precedente analisi ci siamo dimenticati della sede del Giudice di Pace : ma quale sarà la destinazione degli spazi di Villa Gianetti che saranno lasciati liberi dalla Saronno Servizi dopo il suo trasferimento nei due appartamenti acquistati all’asta?
Chi scrive, anche alla luce di contatti già esperiti con Enti organizzatori di congressi e con allestitori di mostre a Milano, crede fermamente nella bontà della proposta, nella convinzione che le nuove destinazioni potrebbero diventare un’importante occasione non solo per rilanciare la città di Saronno in un’ottica comprensoriale, ma anche per far fronte ad alcune problematiche economiche: il centro Congressi costituirebbe un’indubbia possibilità di entrata a riduzione delle spese attuali per il Teatro. Il Centro Congressi darebbe la possibilità di creare posti di lavoro, soprattutto (questo è quanto succede normalmente nei Congressi) per i giovani.
Facciamo riferimento alla personale capacità di giudizio di ogni Consigliere, che ci auguriamo possa essere scevra da qualsiasi pregiudizio e da qualsiasi logica di appartenenza partitica, per invitar tutti ad una più approfondita riflessione sulle scelte che verranno assunte in Consiglio Comunale, pensando che il bene di Saronno dipende anche da queste scelte e che, se sbagliate, potrebbero compromettere nel prossimo futuro la possibilità di trovare alcune concrete possibili occasioni per rivitalizzare la nostra città.
Ringraziando per l’attenzione prestata alla lettura di questa nostra, confidando nel Vostro approfondimento, rimanendo sempre a disposizione per un eventuale confronto, porgiamo i nostri migliori saluti.
Paolo Strano
Enzo Volontè
Consiglieri di 'Saronno al Centro'