Abbiamo già avuto modo di evidenziare il nostro fondamentale convincimento: per il bene di una Saronno in profondo declino si deve considerare finito il tempo delle contrapposizioni ideologiche e partitiche.

 

Nella prospettiva di critica di poter disporre di sempre minori risorse economiche pubbliche, appare indecoroso e inammissibile fermarsi alle liti pregiudiziali fra i partiti, per cui tutto quello che propone la sinistra deve essere contestato dalla destra e viceversa, indipendentemente dalla valenza della proposta. La politica deve avere un contraddittorio a livello superiore, nei luoghi dove si legifera; ma è inammissibile che la contrapposizione partitica possa avere il sopravvento sulla gestione oculata della città, soprattutto in questo momento storico.

 

Qualcuno potrà osservare che molte decisioni per la città derivano dalle convinzioni politiche delle persone che compongono l'amministrazione: noi crediamo che se l'onestà intellettuale delle persone riuscisse a superare la zavorra delle ideologie di partito (peraltro molte volte strumentali), si potrebbe davvero pensare ad una amministrazione collegiale della città, finalizzata solo alle iniziative ragionevoli per il bene comune.

 

Siamo anche consapevoli delle resistenze che il nostro orientamento operativo incontrerà, ma non importa. Saronno non può più aspettare, ha bisogno di un intervento immediato di "risanamento". Realtà vicine e una volta a noi comparabili (Gallarate, Legnano, Seregno) sono progredite in maniera ben visibile.

Saronno invece è rimasta al palo. Ferma.

 

Per facilitare la possibilità di convergere su questo progetto, abbiamo ritenuto di proporre pubblicamente alcune prime proposte per la Saronno dei prossimi cinque anni: non rappresentano certo l'intero programma elettorale, ma solo una prima bozza da discutere, integrare e migliorare insieme a tutti i cittadini ed a tutte quelle forze politiche che vorranno condividere un percorso comune.

Per la "rinascita" della nostra città.

 

Occorre agire, presto e bene.